Dai, scendo dalla metro e vado a Roppongi, città nella città creata sopra una collina artificiale e soprattutto sopra ai resti di un ex quartiere malfamato. Ora è tutt'altro, forse l'opposto: una polis ultra-moderna incastonata nel centro di Tokyo vicinissima ai palazzi del governo nipponico e affastellata di strutture miste acciaio-vetro create dai più quotati architetti del pianeta. Tra l'altro qui ci sono anche alcuni degli appartamenti più costosi del globo, roba da 50 milioni di euro senza scherzare. Il fulcro è senza dubbio la Mori tower, 54 piani nuovissimi misti tra abitazioni, negozi, parcheggi, cinema, banche, ristoranti, bar, il museo Mori e hotel. Il bello è che il grattacielo è enorme ma l'ingresso per accedere a tutte queste meraviglie è microbico, quasi nascosto tra le scale mobili (io ne ho contate almeno 20). Ma di sopra al 53 c'è la perla...il cosiddetto Tokyo city view, con ascensore dedicato che come bottoni ha "piano 1" e "piano 53" senza possibilità intermedie :D, un piano composto da sole vetrate a 360° sulla capitale, d'obbligo la visita di sera quando la visuale è questa: (per vederla meglio cliccate sullo slideshow in alto a destra che vi porta a Picasa web album)
Veramente spettacolare, l'ulteriore chicca è che quando ci sono salito io sembrava che Tokyo intera si fosse dimenticata di avere una finestra del genere, perciò il piano era vuoto e un pochino inquietante; inoltre una delle scelte per godere del panorama è un "sedile" a stretto contatto con il vetro a strapiombo...
Ai piedi della Mori tower c'è uno dei punti di ritrovo più conosciuti della city: un ragno gigante in ferro(?) che troneggia sui passanti ignari:
Quello di Roppongi è un progetto di riqualificazione urbana avvenuto in poco tempo ma con grandi risultati. Certo ci sono ancora oggi zone non proprio bellissime da vedere, ma nel complesso è un vero e proprio cambiamento che ha permesso al quartiere di trasformarsi grazie all'inserimento di attività commerciali, affari, turismo, opere d'arte e flusso di persone.
Un modo di cambiare le cose da cui probabilmente dovremmo prendere grande spunto.